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IL MUCCHIO di Ottobre - BONAVERI

Il secondo album solistico di Germano Bonaveri, CITTA' INVISIBILI, e' senza dubbio uno dei migliori esempi recenti di canzone d'autore "classica". Impossibile non approfondire.

Una intervista pubblicata su IL MUCCHIO di Ottobre di Federico Guglielmi.
Clicca qui per leggere il testo integrale.
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JAM di Settembre 2010

Classica canzone d'autore. Un tempo si diceva che il personale e' politico: ecco.

di Roberto Caselli

COVER-JAM-173__smallIl cantautore Germano Bonaveri presenta il suo nuovo lavoro, CITTA' INVISIBILI, ispirato all'omonimo libro di Italo Calvino: 13 brani di spessore che confermano quanto di buono si era gia' intuito dal precedente MAGNIFICO. Un album di grande sensibilita' esistenziale e sociale. Il personale e' politico, si diceva tanti anni fa, ma per una volta lo slogan viene riesumato con intelligenza. I due pezzi che aprono l'album, DANZA e LE CITTA' INVISIBILI, sarebbero gia' sufficienti per consigliare senza riserve il disco. Le liriche hanno momenti di grande intensita' e la voce di Germano e' perfetta per dare loro la valenza giusta in termini di sensibilita' ed emozione. Un arpeggio di chitarra acustica sostenuto da violoncello, oboe e pianoforte, nel primo caso, disegna una melodia di grande dolcezza che sconfina inevitabilmente nella malinconia per la natura del testo ricco di dubbi e slanci emotivi non proprio condivisi. Procedendo nell'ascolto si incontrano altre canzoni di valore come MIRAGGI, storia della rinuncia di una dolce illusione, CLANDESTINO, visione chiara sulle contraddizioni e spesso le brutture della globalizzazione, IL RAGNO, bella metafora sull'imbecillita' come conseguenza del guardare indiscriminato e acritico della televisione, fino ad arrivare in chiusura con la ripresa di DANZA (ADIEU), ad una visione finalmente ottimista dettata dalla coerenza. Lucio Dalla, in segno di stima, ha voluto suonare il clarinetto in CONTROVENTO.

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Il mucchio settembre 2010

Il_Mucchio2010Bolognese di nascita e residenza, Germano Bonaveri ha quarantadue anni e ha finora firmato tre album: SCIVOLA VIA del gruppo Resto Mancha (2004), MAGNIFICO (2007) e ora questa seconda opera in proprio che lo (ri)lancia come abile, ispirato rappresentante della scuola cantautorale italiana più classica ma sempre aperta a nuovi stimoli, quella che parte dalla chanson, passa per Fabrizio De Andre' e arriva a numerosi giovani e meno giovani talenti purtroppo spesso sommersi. Suonato e prodotto con sobria eleganza, CITTA' INVISIBILI intriga ed appassiona con brani suggestivi e ricchi di pathos, davvero toccanti quando lanciano messaggi sociali cosi' come quando affrontano temi (piu') privati: un rimarchevole abbraccio di melodie lievi e poesia colta - ma mai sporcata di autoindulgenza - che vanta come ulteriore pregio una voce calda ed espressiva. La speranza e' che queste undici canzoni, piu' due recitativi, riescano a dare a Bonaveri - collocabile, se proprio si devono fare paragoni, da qualche parte tra Ivano Fossati e Gianmaria Testa - la visibilita' almeno di (ampio) culto che meriterebbe. Ampiamente.

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Germano Bonaveri a Serravalle

lanazioneQuando la poesia è in musica.

Da "LA NAZIONE" del 1 settembre 2010.

E’ATTESA per sabato alle 22 nella rocca di Castruccio a Serravalle la tappa del tour autunnale «Le città invisibili» di Germano Bonaveri. Si tratta di un concerto inserito nel calendario della terza edizione della manifestazione Poesia in musica’ volto a presentare i brani del nuovo lavoro—il terzo, secondo da solista — di chiara ispirazione calviniana elaborati dal noto cantautore bolognese.

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IL ROMA martedì 3 agosto 2010

Tutte le “Città invisibili” di Bonaveri
di Ivano Avolio (vedi PDF)

NAPOLI. “Città invisibili” è il nuovo album in uscita del cantautore Germano Bonaveri ( nella foto ) distribuito dalla “Rusty Records”.
“Città invisibili” prende corpo dopo avere maturato uno stile inconfondibile di scrittura e sintesi musicale, vanta la collaborazione di elabora in poesia contato con grande semplicità.
Maurizio Biancani, ed artisti del calibro di Mario Arcari, Lucio Dalla eMarco Alemanno. Un album denso e poetico che si attesta come ponte ideale tra il mondo del cantautore e la sfera della ricerca della musica come sintesi concettuale dell’espressività. Bonaveri nasce folk...

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Contrabbandiere di tempo, speranza, resistenza

logobl_sdi Luigi Maieron e Giorgio Maimone

Solitario, contrabbandiere di tempo, di speranze, di resistenza.Un album che bisognerebbe tenere a mente al momento di scegliere le nomination per le Targhe Tenco. Perché Bonaveri (e lo dicevamo già anni fa) quando scrive sa cosa sta scrivendo ed ha sempre cose interessanti da dire. Ascoltiamolo senza paraorecchie. Sono parole che fanno bene al cuore. Sono musiche che fanno respirare. Sono canzoni da portare con noi.

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Intervista su RAI NEWS 24

Allego qui l'intervista del 4 agosto 2010 andata in onda su Meridiana Estate, RAI News 24, condotta da Fausto Pellegrini. Presentati anche alcuni video inediti del nuovo disco, CITTA' INVISIBILI.
L'intervista e' divisa in tre parti, cliccate sulle immagini per vedere rispettivamente la prima, poi la seconda, poi la terza parte.

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Le Città Invisibili. Il nuovo album di Germano Bonaveri

Di GENZIANA RICCI

3Il suo nuovo album "Le Città Invisibili" è caratterizzato da emozioni diverse: speranza, rabbia, malinconia, compassione, disillusione, consapevolezza, si fondono per creare un percorso nella società di oggi, negli incontri e nelle vicissitudini di tutti i giorni, nella vita degli invisibili. Germano Bonaveri ha il coraggio di mettere in luce le paure e i disagi umani, dimostrando il suo forte impegno sociale.

Straordinario interprete delle sue canzoni, con la sua voce decisa e coinvolgente, Germano Bonaveri crea l'ambientazione ideale alle sue musiche conducendoci nel mondo degli invisibili, fatto di contraddizioni e timori, speranze e paure.

Il brano che apre il disco è DANZA, una canzone che esprime disillusione e contraddizione. Possibilità e intenti coesistono tra le note della musica composta da Antonello D'Urso, uno dei membri del gruppo.

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Perdersi e ritrovarsi tra le “Città invisibili” di Bonaveri

cdDi Adriana matone (Vai al sito di What's Up!)

Il titolo del nuovo album di Germano Bonaveri, terzo lavoro dopo "Magnifico" e "Scivola via" (con i Resto Mancha), prende ispirazione da "Le città invisibili" di Italo Calvino: così chiamate perché viste con l'occhio indiscreto e curioso del viaggiatore attento che si sofferma su dettagli che ad altri non sono palesi. Dalle "città invisibili" all'invisibilità nelle sue diverse forme ("Clandestino", "Ad ogni inverno") alla solitudine dell'uomo ("Miraggi"), passando per tematiche più intime e personali ("Lettera al figlio", bellissima), il cantautore bolognese ci accompagna con i suoi testi attraverso un viaggio musicale intenso, rabbioso e appassionato, tra influenze jazz, rock, melodie latine e, su tutto, la sua voce potente e partecipe. In questo itinerario tutto scorre liscio senza spigoli e, invisibile, attraversa l'anima. Bonaveri combatte e resiste come un "Ragno" che, tessendo la sua tela, "danza" ancora senza paura tra queste città e questi uomini invisibili che formano il nostro mondo, ormai in declino.