RAI International - Notturno taliano
Clicca qui per ascoltare l'intervista di Ida Guglielmotti, durante la trasmissione Notturno Italiano: alcuni brani di Citta' Invisibili (l'ultimo CD) in uno dei pochi programmi culturali del panorama italico.
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"Città Invisibili", il secondo album di Germano Bonaveri
Dopo le grandi promesse del disco d’esordio, “Magnifico”, che nel 2007 gli hanno guadagnato un (doveroso) invito al Premio Tenco (e a cui va aggiunto “Scivola via”, uscito nel 2004 a nome del gruppo Resto Mancha, stessa “parrocchia”), il quarantaduenne bolognese Germano Bonaveri, interprete dalla vocalità che non può lasciare indifferenti e autore di brani dai contenuti appassionati e appassionanti, impregnati di un ormai alquanto desueto impegno civile, se ne esce con questa (attesa) opera seconda, Città invisibili, come s’intuirà ispirata all’omonimo romanzo di Italo Calvino, frammenti del quale fanno qua e là capolino lungo il cd, specificatamente in Dialogo (voce narrante Alemanno) e Reverse (voce narrante, qui, Bonaveri stesso).
Dopo l’ottimo album d’esordio del 2007, Magnifico, il cantautore bolognese Germano Bonaveri ci regala un’altra grande prova d’autore con Città invisibili (Rusty Records), ispirandosi all’omonimo romanzo di Italo Calvino. Il brano che dà il titolo al disco, infatti, è preceduto dalla voce narrante di Marco Alemanno che recita uno stralcio dell’opera che ha come protagonista Marco Polo. Un’ispirazione che diventa poi una concenzione personale sul “lancinante mondo urbano” che “non offre idee, ma solo barricate”, a cui segue però la vocazione ben precisa di Bonaveri di “ribellarsi con la penna in mano ed inventarsi storie mai vissute”. Le sue canzoni sono piene di significato, invitano chi ascolta a pensare, a riflettere sull’attuale stato delle cose, o su problemi di attualità, come in Clandestino (“...profugo ed orfano del vostro mondo, di un occidente che ha toccato il fondo...”), impreziosita dal clarinetto di Lucio Dalla. Nel cuore dell’album c’è Onde, bellissima meditazione personale in cui il cantautore si chiede “cosa sarà di me?”, aprendosi poi al tu e al noi, in una dimensione che abbraccia l’universo intero. Altro episodio emotivamente coinvolgente è Lettera al figlio, un dialogo interiore intenso con un figlio che nella realtà non esiste. Bonaveri, come scrive Luigi Maieron nella nota finale, si conferma uno straordinario cantore di “geometrie di parole e sentimenti”. VAI AL SITO
Questa settimana Le Città Invisibili di Bonaveri sarà Disco della settimana a Farenheit il programma di Radio 3 RAI che va in onda tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.00. Passeranno ogni giorno un brano tratto dall'album nell'ultima ora del programma!