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La ballata delle rivolte

(Testo e musica Bonaveri)

Una strana luce nel suo cielo
fu la conferma del presentimento:
ciò che temeva capitò per davvero
corse giù in strada senza perdere tempo.



Cercò in tutta fretta un badile,un forcone,
la sua casacca di grigia ciniglia;
un braccio di legno a sbarrare il portone
chiuse alla spalle tutta la sua famiglia.

Le camionette erano già arrivate:
Neri squadroni di morte e fucili,
un muro d'uomini a braccia incrociate,
bambini nascosti sotto i fienili.

Mani inermi,sangue,ferite,
pianti strozzati di giovani eroi;
millle rimpianti di giovani vite:
troppi rimorsi in ognuno di noi.

Una casacca di grigia ciniglia
persa nel sangue di una notte di aprile,
raccolta da un bambino di qualche famiglia,
indossata da un bimbo che imbraccia un fucile.

Retaggio antico d'orgoglio e rivolta,
figlio di un popolo che vuole una terra;
parte di un muro che tace ed ascolta
di fronte ai cannoni che tuonano a guerra.

Quanta tristezza in un telegiornale,
quanto coraggio seduto in poltrona:
tu per fuggir puoi cambiare canale,
c'è un bimbo che spara e nessuno consola.

Quanta tristezza in un telegiornale,
quanto coraggio seduto in poltrona:
tu per fuggir puoi cambiare canale,
c'è un bimbo che spara e nessuno consola.