(Testo G.Bonaveri, Musica M. D’Adda)
Vado, non insistete:
non è il mio tempo
e non ho più l'età.
Grazie, va tutto bene
ma adesso é tardi,
ci sentiamo poi.
Scappo, scendo le scale
cercando quiete nell’oscurità
di questa notte di frasi usate,
un monumento all'imbecillità.
Se hai qualcosa ancora
che vorresti regalare
a chi ti incontrerà,
vesti l'abito migliore
e lascia che succeda
il giorno che accadrà.
Lascio che il tuo ricordo
trovi un tramonto,
e il male svanirà.
Brandelli di complicità:
lo sguardo di un passante
chiede l'ora e se ne va.
Ora di scappare via con me.
Ore di parole spese al vento,
voglia di scappare via da me.
Ore di parole spese disattento.
Foglie di un altro autunno
sono i rimorsi che non cullerò.
Lascio ogni rimpianto
all'irrisolto del mio vivere
perché poi passa,
il dolore passa
lasciando quiete
fuori e dentro me.
Se hai qualcosa ancora
che vorresti regalare
a chi ti incontrerà,
vesti un abito qualunque
e lascia che succeda
il giorno che accadrà.
Se hai qualcosa ancora
Che vorresti raccontare
a chi ti ascolterà,
vesti un abito qualunque:
ti saprò aspettare e riconoscere
Ora di scappare via con me.
Ore di parole spese al vento.
Voglia di scappare via con te.
Voglia di giornate spese
controvento...
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Controvento
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