La leggenda dell'uccellino d'inverno

LA LEGGENDA DELL' UCCELLINO D'INVERNO (Testo e musica Bonaveri)

Ora che in cielo non vedo e non sento
nessun uccellino volare d'intorno,
con quest'ala spezzata dal vento
come farò a superare l'inverno?

Betulla, prendimi con te...
Ma lei disse no,
qui posto non c'è.

Forse la quercia robusta e sicura
potrà offrir rifugio a un rondone ferito.
Accanto a lei aspetterò primavera
per involarmi una volta guarito.

Quercia, prendimi con te...
Ma lei disse no,
qui posto non c'è.

Domandò al salice un ramo in cui stare
per riparare dal freddo e dal gelo.
Nemmeno il salice volle ascoltare
la voce ormai flebile dello straniero.

"Puoi restare accanto a me!"
L'abete parlò:
"Qui posto ce n'è!"

"Con le mie bacche ti potrai sfamare"
disse il ginepro al rondone ferito
"i frutti scarlatti ti voglio donare
e dall'abete sarai custodito"

Puoi passare l'inverno con noi!
così guarirai,
FInché primavera verrà .

"Posso rubare ogni foglia del regno?"
chiese a Re Inverno la Tramontana.
"Ginepro ed abete al rondone hanno offerto sostegno
perciò dai due alberi resta lontana"

"Non dovrai sfiorarli mai,
a loro offrirai
un'eterna primavera"