LA RAGAZZA SUL PONTE (Testo e musica: Bonaveri)
La ragazza ha una bella faccia
dai lineamenti armoniosi e gentili,
che un amante sincero direbbe
rinascimentali.
Come un ritratto abbozzato appena
fissa la linea dell'orizzonte,
laddove io non intuivo
niente.
La ragazza ha labbra sottili
ed un pallore di poesia,
un amante geloso direbbe
"devi essere mia".
La ragazza adesso sorride
reclinando il capo in direzione d'oriente,
verso ricordi di cui non immaginavo
niente.
La ragazza ha una valigia
con dentro un sogno da raccontare
che un amante segreto vorrebbe
ascoltare.
La ragazza oscilla leggera,
probabilmente per non cadere:
quasi danzando asseconda le onde
del mare.
Sul ponte lucido della nave
resto in disparte e l'osservo muto,
senza il coraggio di abbozzare
un saluto,
perché ci vuole il vestito buono
e piedi scalzi per poter varcare
porte e segreti di certi santuari
così difficili da immaginare.
Vorrei conoscere il tuo vero nome,
quello che indossi da una vita intera,
così apparentemente distaccata dal mondo,
talmente evanescente da non essere vera
ed il tuo nome lo pronuncerei
lottando tra i flutti di questo mare,
come un sestante cui mi affiderei
per incontrarti senza naufragare.
La ragazza ha una bella faccia,
un'altra faccia che dovrò scordare
ed un amante in qualche parte del mondo
da riabbracciare
e una valigia, con dentro un sogno
che l'accompagna lasciandosi portare,
che ogni amante amato vorrebbe
sognare.
La ragazza è un lampo nel cielo,
un'altro volto che dovrò scordare
ed una casa in qualche parte del mondo
cui tornare
e una valigia con dentro un sogno
che l'accompagna nel suo vagare
e che ogni amante amato vorrebbe
sognare.