Bolognese di nascita e residenza, Germano Bonaveri ha quarantadue anni e ha finora firmato tre album: SCIVOLA VIA del gruppo Resto Mancha (2004), MAGNIFICO (2007) e ora questa seconda opera in proprio che lo (ri)lancia come abile, ispirato rappresentante della scuola cantautorale italiana più classica ma sempre aperta a nuovi stimoli, quella che parte dalla chanson, passa per Fabrizio De Andre' e arriva a numerosi giovani e meno giovani talenti purtroppo spesso sommersi. Suonato e prodotto con sobria eleganza, CITTA' INVISIBILI intriga ed appassiona con brani suggestivi e ricchi di pathos, davvero toccanti quando lanciano messaggi sociali cosi' come quando affrontano temi (piu') privati: un rimarchevole abbraccio di melodie lievi e poesia colta - ma mai sporcata di autoindulgenza - che vanta come ulteriore pregio una voce calda ed espressiva. La speranza e' che queste undici canzoni, piu' due recitativi, riescano a dare a Bonaveri - collocabile, se proprio si devono fare paragoni, da qualche parte tra Ivano Fossati e Gianmaria Testa - la visibilita' almeno di (ampio) culto che meriterebbe. Ampiamente.
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Il mucchio settembre 2010
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