Il mago

(Testo Bonaveri, Musica Bonaveri - Guercio)

Il mantello un'aladi falco nera sporca d'oscurita',
abbandonato dove le cose si lasciano dimenticare.
Se hai una fede piccola, o un amore da consolare,
allora spiegami un'altra volta cos'intendi per liberta':
scorgo una macchia bianca tra la giacca e l'armatura.


So chi e': l'ho vista, un tempo, volare nel cielo sereno:
il falco e' istinto, non sceglie mai per comprensione...
lei o chi per lei, che importanza ha un nome?
La colomba come un foulard per salutare un treno,
deraglierai la vita e non vedrai in faccia nessuno.


RIT: Il mago non sa volare,
non sa scegliere, ma sa recitare.
E' il folle gioco del prestigiatore
che dipinge l'idiozia coi colori dell'amore.
Il mago non sceglie le carte
ma sa mescolarle tra loro:
il mago non sfida la sorte
t'illude con polvere d'oro.

Crocifisso al bicchiere, il dio dell'ipocrita sanguina vino.
Solo sul palco, nel cono di luce magica del riflettore
dove bambino pensavi che tutto potesse accadere,
restituisci il volo al cielo, un destino al destino,
mentre assale l'angoscia d'aver perso qualcuno.

RIT: Il mago non sa volare,
non sa scegliere ma sa recitare.
E' il folle gioco del prestigiatore
che dipinge l'idiozia coi colori dell'amore.
Il mago non lascia un ricordo
tra cose che puoi ritrovare:
sa bene che basta uno sguardo
e la colomba non potra' piu' volare.

Quando apristi il mantello, come falco in cabrata,
la colomba punto' al cielo, disegno' come un sorriso:
come il saggio non sa scegliere tra inferno e paradiso,
cosi' il pubblico non scelse tra l'applauso e la risata.
Solo un grido esplose chiaro: "L'utopia e' precipitata"
RIT: Il mago non sa volare,
non sa scegliere, ma sa recitare.
E' il folle gioco del prestigiatore
che dipinge l'idiozia coi colori dell'amore.
Il mago non lascia un ricordo
tra cose che puoi ritrovare:
sa bene che basta uno sguardo
e la colomba non potra' piu' volare.


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