25 aprile

Dov’eri quando ti cercavo?
Dov’eri quando disperatamente
ti chiamavo?
Dov’eri tu?

Dov’eri quando ci speravo,
e confidando nel tuo aiuto piano
mi voltavo
e non c’eri più?

E adesso che è cambiato il vento,
adesso che il sorriso è ritornato
su quel carro
ci sei anche tu.

E adesso che non fa paura
uscire tra la gente e sventolare
la bandiera
ci sei anche tu.

Dov’eri quando mi battevo?
Dov’eri quando il pianto di una madre
consolavo?
Dov’eri tu?

Dov’eri quando disperavo,
e confidando in un conforto piano
mi voltavo
e non c’eri più?

E adesso che la strada è piena,
adesso che il sorriso è ritornato,
su quel carro
ci sei anche tu.

E adesso che non ho paura,
adesso che ho deciso
di levare la sicura,
non ridi più.

Come cambiano il giudizio e le opinioni,
come cambia l’orizzonte delle possibilità.
Saper sempre cosa mettere domani
per un posto di potere nella nuova società.
 
L’importante è screditare i delatori,
far tacere la coscienza e la memoria,
perché in fondo sono sempre i vincitori
quelli che riscrivono la storia.

E ancora un altro giorno se n’è andato,
le bandiere arrotolate nei balconi.
Un vecchio sconta il tempo che ha vissuto
carezzando una medaglia con le mani.

E adesso che la strada è vuota,
adesso che il silenzio è ritornato
su quel carro
non ci sei più.

E adesso che non ha paura,
adesso che ha deciso
di levare la sicura,
non ci sei più.