Ancora una settimana...

Ci siamo! Il 26 gennaio è vicino, il disco IL BARDO E IL RE DEI GATTI sta per uscire.
In anteprima potrete guardare il video STELLA, girato a Piamaggio (Monghidoro) https://www.youtube.com/watch?v=L8xwzu2UXhk
Qui potrete leggere i testi delle canzoni...per il resto PAZIENTATE!

 

INFANZIA (track 01)

Ho ripercorso l’eterno presente
Cercando le tracce del mio transitare
Nei luoghi, nei gesti, nelle intenzioni.

Ho respirato il profumo dei gelsi,
L’odore del pane sfornato al mattino,
Il dolore dell’attimo in cui ci siam persi
Il colore del sole che sorge sul grano.

Mio padre, mia madre, qualcosa di me.

Ho ritrovato il caldo opprimente
Dei miei pomeriggi trascorsi a giocare
In cortile, con giochi fatti di niente.

Ho riascoltato la pioggia autunnale
Scandire le ore passate a studiare
L'astuccio, i quaderni, i libri e il grembiule
La vita un progetto che puoi rimandare
a domani, tra un anno,
che tempo ce n’è.

Ma in un attimo,
Le opportunità
Sono esperienze vissute già .

Porterò con me
La mia identità,
Tutto il resto
Scivolerà.

Ho ripercorso l’eterno presente
Cercando le tracce del mio transitare
Nei luoghi, nei gesti, nelle intenzioni.

Ho realizzato che tutto è transiente
Nel magma confuso del nostro sentire
Che sfugge testardo poi muore senziente
Nel quieto persistere del divenire

In cui ogni ente scivolerà

Ma in un attimo,
Le opportunità
Sono esperienze vissute già

 

INIZIAZIONE (track 02 )

Anima mia sostienimi
e forse ti salverò,
tre sono le sventure
da cui tutto cominciò.

Una la recò il figlio
che nostra Madre concupì,
poi abbandonò il giaciglio
e quindi la maledì.

Quando arrivò il leone
la donna lo supplicò,
lui le trafisse il petto
e nessuno la vendicò;

la terza ferì il suo ventre
che ancora respirava:
avida del suo sangue
una lupa ringhiava.

All’alba colsi un giglio
dal pallido candore,
sbocciato tra le carni
straziate dal dolore.

Dopo di lui una rosa
che porto qui nel cuore,
per la promessa sposa
uccisa per amore.

Ora che tutto tace
e oriente si colora
ascolta la sua prece
librarsi nell’aurora.

Librarsi nell'aurora.

Anima mia proteggimi
e forse mi salverò,
tre sono le sventure
da cui tutto cominciò.

 

MOLOCH (track 3 )

Non rassegnatevi:
sono l’angelo ribelle che vi guiderà,
quindi ascoltatemi
e l’impero della fede questa notte capitolerà.
Io, proprio io,
sono quel tarlo che s’insinua dentro la coscienza.
Io, come dio,
ho mangiato il frutto sacro della conoscenza
e adesso io, solo io,
sono il demone che spinge alla disobbedienza
perché io, a modo mio,
sono l’artefice segreto di ogni resistenza.

Sono il solo antagonista d’ogni superstizione,
sono il rivoluzionario che non cede al potere

Trasgredite
in un abisso di sensualità,
perché la vera trascendenza è sublimare
la violenza
della castità.

Per brillare alla luce del sole
anche l’onda in fondo deve impattare
contro uno scoglio a picco sul mare
poi, come il diavolo, precipitare.

Il mio esercito è una legione:
non di demoni ma di persone
afflitte e vessate nel nome di dio,
cui vorrei cedere il posto mio.

 

FIOR D’AMARANTO (track 4 )

Risoluta come la madre
che ogni cucciolo dovrebbe avere.
Irremovibile, come la fede
che nel tuo sguardo ritorna a fiorire,
Themis vorrei deponessi per me,
sulla mia tomba, un fior d’amaranto
ché regalai la mia vita al mondo
per tener fede ad un giuramento.
Fu per amore e non per giustizia,
ma tu sei saggia e saprai perdonare.

Cercala ovunque ,
cercala ancora:
scesi in battaglia per nostra Signora,
ma da soldato
puoi ben morire:
proprio per questo pensai di fuggire.
Venni accusato
di diserzione,
quindi gettato a marcire in prigione.

Io non giurai alla patria
ma sul cuore di una fanciulla,
quindi non me ne voglia
ma all’impero non devo nulla.

Fu per denaro
che mi arruolai,
non per difendere i tuoi granai.

Ora le sbarre
si devono aprire
perché dovrai condannarmi a morire;

dopo tre lune
l’esecuzione:
fui assassinato per impiccagione.

Vedi, Signora,
com’è finita?
A un innocente hai rubato la vita.

Risoluta come la madre
che ogni cucciolo vorrebbe avere,
indissolubile come l’amore
(il solo bene per cui morire),
posa un amaranto,
sulla tomba dove riposo,
una fanciulla in pianto
disperata per il suo sposo,
morto per giustizia
e non certo per equità
perché non concesse grazia
la signora della città.

Ora che viene sera
e anche gli angeli vanno a dormire
si leva una preghiera,
che nessuno vorrà sentire.

 

L’AMANTE (track 5 )

E non è amore se neghi che possa finire.
E non è amore se credi non possa accadere,
e non è amore se senti che non riuscirai
a dare la vita per lei.
E non è amore nemmeno se non lascerai
che l’amore finisca tra voi.

E non è amore se teme l’inferno,
perché l’amante è dannato in eterno.
E non è amore, non farti ingannare,
se non ha lacrime da consolare.
E non è amore se non capirà
che il vero amore si dà,
perché l’amore si offre e non chiede
l’amore, sai, non si possiede.

 

E sarà amore ripensando alla vita che hai vissuto
e avrai la netta percezione fosse tutto stabilito.
Comprenderai che il tempo tuo non è trascorso invano
ed ogni essere vivente esprime un unico destino,
perché l’amore è sempre stato a te vicino
e ti teneva la mano.

 

LE COSE CHE CONTANO (track 6)

Un sorriso nel buio,
una falce di luna,
quei tuoi denti bianchissimi
come un portafortuna
da custodire con cura
tra le cose importanti:
una rosa lasciata seccare
nel diario di due amanti.

E attraversiamo il mondo
col passo sicuro
di chi ha conosciuto l’amore,
e cantando e ballando
e sfidando il futuro
che un giorno vedremo arrivare

con tutti i sogni che abbiamo sognato
insieme a quelli che avremmo potuto sognare
Ocho adelante poi Cambio de Frente,
e si continua a ballare

Sono le cose che contano,
che vorresti salvare.
Sono due amanti che danzano
Mentre il destino è seduto in disparte a aspettare.
Il tuo corpo vola,
e si lascia cullare
ma resiste all’impatto del tempo
come uno scoglio nel mare
cui aggrapparmi sfinito
quando le onde potrebbero farmi annegare
ma è solo il peso che ognuno ha portato
e che comunque dobbiamo portare

E attraversiamo la vita
col passo sicuro
di chi ha conosciuto l’amore,
e cantando e ballando
e sfidando il futuro
che un giorno vedremo arrivare

con tutti i sogni che abbiamo sognato
insieme a quelli che avremmo potuto sognare
Ocho adelante poi Cambio de Frente,
e si continua a ballare

Sono le cose che contano, per cui vale la pena.
Sono due amanti che danzano Arrastre e Media luna.
Le poche cose che contano
sono le piccole cose
che raramente si notano
come in un diario due rose.

 

L’ESORCISTA (track 7 )

Come la pioggia di primavera
tinge di nuvola il giardino
e disvela nell’atmosfera
i misteri dell’ arcobaleno,
o come il silenzio inquietante del mondo
indagato nell’infinito
cui mi ritrovo, soprattutto, quando
il tuo sorriso mi lascia muto:
illuminante come un’idea,
imbizzarrito come un temporale,
più imbarazzante d’una bugia
il tuo sorridere può far male,
di un dolore commovente
che non occorre vendicare
ma custodire gelosamente
per vederlo germogliare.

Come in quiete di plenilunio
un gufo bubola di lontano,
maledicendo un demonio
in agguato in mezzo al grano
per ghermire l’imprudente
che la notte si mise in cammino
per una meta molto distante
ed un pericolo troppo vicino,
così esorcizzo il mal d’amore
che ha dannato la mia esistenza:
lasciando scorrere il divenire
che già intravedo in lontananza,
mentre Saturno paziente aspetta
che ogni destino giunga alla meta
leggo un presagio di sconfitta
nel vano esistere d’ogni vita.

E’ così che l’immoto rotola
per mediazione dell’incombente,
come ogni singola molecola
di ciascun essere vivente
che per miracolo e adattamento
tende a lasciarsi penetrare
dall’energia del cambiamento,
che ne determina il mutare.
Solo per questo mi lascio portare
come una foglia dal tuo torrente:
non per paura di annegare
ma per fluire nel tuo presente.
Siamo noi le stelle che cadono,
il desiderio e la superstizione,
siamo il tramonto in cui brillano,
e siamo anche la loro fine.

 

IL SOLE (track 8)

Lasciati cullare
dal profumo delle viole,
che cominciano a fiorire
quando in cielo splende il sole.
Scioglie il gelo del torrente
che riverbera nel piano
saltellando dolcemente
perché inverno è già lontano.

Scalda il cuore degli amanti
che si tengono per mano,
cede ai prati verdeggianti
la rugiada del mattino.

Fa cantare il pettirosso
mentre un gatto si riposa
e le lucertole nel fosso
si rincorron senza posa.
Ora gioca sulla spiaggia
dove posano i gabbiani
o disegna con la pioggia
dei ridenti arcobaleni.

Scalda il cuore degli amanti
che si tengono per mano,
dona ai campi verdeggianti
la rugiada del mattino
e il grano ancora
si mieterà.

Accende la speranza
di chi ancora sa sognare,
nonostante l’apparenza
che sia tutto da rifare.
Quando splenderà domani
risvegliando la natura,
stringi il vento con le mani:
non avere più paura.

Scalda il cuore degli amanti
che si tengono per mano,
dona ai campi verdeggianti
la rugiada del mattino
e il grano ancora
si mieterà.

 

ANTHROPOCENE (track 9)

Tenteremo la sorte
con fantastiche tecnologie,
tra matracci e beute
ispirati da antiche alchimie.

Ben oltre l’immaginabile,
la Natura si piegherà
al progetto inarrestabile
della nostra civiltà.

Schiere di ultra-esseri
sottomessi alla nostra follia,
creature mitiche
riesumate dall’ingegneria:

Satiri e minotauri,
Scilla e Cariddi a proteggere il mare.
Demoni, dinosauri,
e sirene dal canto fatale.

Draghi, echidne, cerberi,
basilischi e lupi mannari,
idre con nove teste,
e poi chimere, grifoni, e vampiri.

Fortuna o malasorte?
Ciò che importa è cambiare il destino
che pose nella morte
ogni approdo del nostro cammino.

Per questo indagheremo
nei segreti dell’infinito
e non ci fermeremo
finché tutto sarà svelato.

Satiri e minotauri,
il Leviatano del caos primordiale.
Demoni, dinosauri,
e sirene dal canto fatale.

Draghi, echidne, cerberi,
basilischi e lupi mannari,
idre con nove teste,
e poi chimere, grifoni, e vampiri.

Profaneremo il sacro,
relegando nell’oblio
l’ultimo simulacro,
l’ipotesi stessa di dio.

 

STELLA (track 10)

Ora inventami un futuro
che sia come lo vorrai,
senza incubi e illusioni
fatto apposta per noi.

Io ti presterò il mio tempo,
potrai farne ciò che vuoi:
consumarlo come il lampo
o non consumarlo mai
e se avessi un solo istante
per tentare la fortuna
punterei sull’esaltante
rosseggiare della luna,

con le Pleiadi danzanti
in attesa del mattino
e Lucifero che spunta
perché il giorno è più vicino.

C’è un immenso silenzio stellato
che si espande
da oriente a occidente,
ed in questo fluire infinito
le speranze di tutta la gente.

Inventiamoci un futuro
che non sia troppo lontano
e che possa stare tutto
dentro al palmo della mano.

Ora il Sole lentamente
fa un inchino alla sua sposa
mentre Elettra chiude gli occhi
ed Alcione si riposa,

poi si acquieterà
scomparendo nel blu,
ma ritornerà
con le altre stelle, lassù.

 

ISOLE (track 11)

Il ricordo
stempera
e diventa
favola.
L’impressione ricevuta nella vita
si colora,
e seppure non l’avessi mai incontrata, adesso,
t’innamora
come
un’allodola
che si perde
in nuvola.
E sebbene le stagioni siano lente
ad arrivare
e che quella che è trascorsa certamente
era migliore,
l’esistenza
pencola
mentre il tempo
rotola.
E ogni sera addormentarsi col pensiero
che ti devi abituare
alla strana sensazione di vertigine
che porta l’invecchiare,
e lei
frivola
dalla mente
scivola.

Con pazienza rovistare nell’abisso
che ha lasciato la memoria
per scoprire se è possibile riscrivere
il finale della storia,
carezzando l’illusione di cambiare
questo eterno e le sue regole
consapevoli però che in questo oceano
siamo solamente isole
destinate all’illusione di sfiorarsi
nello spazio d’un istante
accecate dall’idea che l’orizzonte
non sia poi così distante.

Ma il ricordo stempera
e diventa favola.

Ma io so che t’ho vissuta,
per quel segno ch’è indelebile
nel cuore
e che in fondo a questa vita
porto ancora dentro il senso
del tuo amore

IL GIARDINO DEI MELOGRANI (track 12)

Lascia ogni cosa ed inizia il cammino,
è tempo ormai che tu vada:
sarai l’artefice del tuo destino
e troverai la tua strada.

Ade ti sorreggerà
nel peregrinare,
Nesti giungerà
e tu potrai bere.
Era ti donerà
profumi d’amore,
Zeus infonderà
coraggio al tuo cuore.

Tu separabis terram ab igne
suaviter cum magno ingenio.
Dominerai ogni cosa sottile
quando verrà plenilunio.

La terra ti sorreggerà
nel peregrinare,
l’acqua sgorgherà
e tu potrai bere.
Aria ti donerà
profumi d’amore,
il fuoco infonderà
coraggio al tuo cuore.

Ora è compiuto il compito mio
che fu indicarti la Luna.
Dal Sole ti osservo per l’ultimo addio
che possa portarti...
che possa recarti fortuna.

La terra ti sorreggerà
nel peregrinare,
l’acqua sgorgherà
e tu potrai bere.
Aria ti donerà
profumi d’amore,
il fuoco infonderà
coraggio al tuo cuore.

il fuoco infonderà
coraggio al tuo cuore.

 

IL BARDO E IL RE DEI GATTI (track 13)

Se incontrassi un druido
ricorda sempre di offrirgli da bere,
perché non farlo porta sfortuna
e poi quante cose potresti imparare!

Per esempio, che l'orso bruno
giocava tantissimo a nascondino
ma poi smise, rendendosi conto
che non se lo andava a cercare nessuno.

Sono cose che a questo mondo
possono sempre capitare
perché alla vita piace tantissimo
stare in disparte e lasciarti fare
poi, all’improvviso, quando le cose
sembrano andare nel verso sbagliato
ecco che accade l’imponderabile
e pensi che in fondo
sia valsa la pena
l’averci provato!

Se incontrassi un vate
stai ben attento a non domandare,
ché raramente ha buone notizie
e anche se fosse potrebbe mentire.

Ad esempio un mio caro amico
bussò alla porta di un grande indovino.
Quando questi domandò chi fosse
lui capì che era un ciarlatano.

Sono incontri che a questo mondo
possono sempre capitare
perché alla vita piace tantissimo
stare in disparte
e scoprire
che cosa
nascondi
davvero
nel fondo
del cuore.

Se incontrassi un bardo
(e casualmente mi è capitato),
scopriresti che ogni parola
nasconde un potere che spesso è segreto

e se a volte pensassi che al mondo
le cose si compiano senza un perché,
pensa al mio incontro fatato col bardo
e spera che un giorno,
magari domani,
potrebbe accadere
per caso o fortuna
chissà…
Proprio a te