God rest ye merry gentlemen. Non è solo una canzone di Natale. E' un canto ancestrale, pagano, apotropaico. E sì, la posto spesso per Natale su FB per fare gli auguri, così spesso che ho deciso di farne una versione tra le mura domestiche. Ho scritto anche un altro brano che si intitola Natale, nel disco Città Invisibili, ma questo brano ha dentro qualcosa di più, che parla alla nostra parte inconscia, che vuole ricordarci che bene o male sono categorie extra-umane che in fondo sfuggono alla morale.
Purtroppo chi ne ha consapevolezza troppo spesso agisce in maniera da rendere la vita degli inermi un inferno.
Buon Natale tutti i giorni.
Auguri per sempre
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